Animatore Digitale e Team. Come procedere?

Quali le scelte e le politiche da adottare per il Team Digitale?

La miriade di risorse informatiche disponibili in Rete è tanto varia quanto inebriante, quasi stordente. Il loro utilizzo in classe promuove una didattica “attiva”, collaborativa e inclusiva. La scelta ponderata da parte dell’insegnante di uno strumento piuttosto che di un altro è influenzata dal contesto. Ci sono però elementi o premesse indispensabili di cui tenere conto.

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L’educazione informatica non è solo quella che fa sentire i nostri ragazzi partecipi e parte di una comunità anche se ci si trova nel bel mezzo di un lavoro collaborativo in classe. Questo è sicuramente importante, ma lo è altrettanto far maturare in loro la conoscenza dell’Informatica:

  1. la struttura della macchina e il suo funzionamento;
  2. l’utilizzo di più Sistemi Operativi.
  3. l’utilizzo di Web Software e Software Applicativo off-line Open Source.
  4. la potenzialità dello strumento in termini di prestazioni misurabili e le applicazioni già realizzate dal progresso tecnologico.
  5. La legalità o meno dei vari servizi nei diversi contesti.
  6. l’aspetto della Sicurezza informatica e del comportamento etico in Rete.

Cosa fare allora?

  • Di certo usando solo (e ho detto solo) il sistema operativo Windows o il portentos-costoso Mac/Os aiutiamo noi stessi, ma non aiutiamo loro a capire. Il computer resterà una macchina fantastica regalataci dal divino strofinio di una lampada.
  • La classe 3.0 non dovrà essere limitata ad un unico ambiente che si connetta con l’esterno. Si potrà concretizzare in una o più piattaforme integrate raggiungibili da ogni classe o sede periferica di una scuola e da tutte le scuole del globo. La sostenibilità a livello di infrastrutture informatiche non è ancora all’altezza delle necessità. Ma intanto perché non procedere su questa via? La destinazione da parte delle scuole dei nuovi PON (non parliamo del “Rafforzamento della banda”, ma di “Attrezzature tecnologiche e laboratori mobili”) spero vada in questo senso. Ho seri dubbi. Le scuole spesso tendono ad accogliere pacchetti miracolosi non considerando minimamente l’aspetto della “scalabilità informatica”.

Se l’insegnante crederà in tutto questo e sarà in grado di accettarlo e gestirlo all’interno della propria formazione, se non dimenticherà la valenza prevalente della componente pedagogica nell’azione educativo-didattica, la sua competenza informatica non potrà che guidarlo nelle scelte migliori per la sua didattica digitale.

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