La “Flipped Classroom” in 10 mosse

La Flipped Classroom o “Didattica Capovolta” consiste nel rovesciare l’idea canonica di classe

flipped

La parte teorica che normalmente gli alunni ricevono a scuola quando “il professore spiega!” viene loro inviata, prima di qualsiasi cosa, affinché possano consultarla “a casa”. Successivamente, in maniera “capovolta”, tutte le attività pratiche o “i compiti” verranno realizzati in classe, individualmente o in piccolo gruppo, sotto la supervisione del docente. Come realizzare una simile attività?

  • Premessa: è necessario strutturare un ambiente virtuale di classe (Apps di Google, Google Classroom, piattaforma virtuale Moodle) affinché si possa instaurare una comunicazione con gli alunni per l’invio o anche la condivisione di materiale.
  • Programmazione e Preparazione dei materiali: il docente sceglie il tema/contenuto da trattare e definisce gli Obiettivi di Apprendimento, le Competenze da sviluppare. Pianifica gli incontri e le attività che gli alunni realizzeranno prima, durante e dopo le ore di lezione. È importante procurarsi o strutturare uno strumento didattico iniziale da proporre agli alunni affinché essi affrontino a casa l’argomento nei suoi tratti principali, prima di qualsiasi altro incontro in classe. Lo strumento può essere un video o una presentazione con un test per verificare se hanno letto e compreso quanto “studiato” in autonomia.
  • Consultazione e lettura del materiale: l’alunno prepara il contenuto a casa visualizzando e leggendo quanto inviatogli dal docente, completa il test di controllo e prende nota dei dubbi da condividere in classe.
  • Pianificare le sessioni: preparare i materiali in funzione dei dubbi degli alunni. Programmare attività individuali e di gruppo per più livelli, nonché attività collaborative che richiedano un coinvolgimento attivo dei discenti.
  • Risoluzione dei dubbi e condivisione del test eseguito a casa dagli alunni: dedicare i primi minuti della prima lezione utilizzando materiali mirati anche per accrescere l’interesse per la lezione.
  • Attività di consolidamento: Consolidare i concetti acquisiti attraverso attività in classe.
  • Lavoro collaborativo: dedicare una o più sessioni, “sfidando” gli alunni a risolvere un problema, elaborare un progetto, apprendere attraverso l’esperienza diretta, partecipare ad un dibattito o realizzare un’esperienza.
  • Apprendimento fuori dall’aula: incoraggiare gli alunni a lavorare in gruppo in maniera collaborativa , anche attraverso ambienti di condivisione virtuale.
  • Revisione e ripasso: riguardare i lavori realizzati e condividerli con la classe. Dedicare del tempo al chiarimento dei dubbi che potrebbero permanere. Orientare i ragazzi ad una valutazione e autovalutazione.
  • Valutazione dell’insegnante: valutare il lavoro degli alunni secondo gli obiettivi cognitivi (conoscenze e abilità) e le competenze.

il Global Teacher Prize di quest’anno ha visto la vittoria di Hanan Al Hroub, professoressa palestinese con “La pace e l’apprendimento attraverso il gioco”. In quinta posizione si è affermato Colin Hegarty con “Comprendere la Matematica con la flipped classroom”. Questo docente ha adottato il metodo della pedagogia capovolta con gli alunni dagli 11 ai 18 anni ed ha creato circa 1500 video educativi di supporto che si utilizzano grazie all’iniziativa Hegarty Maths.

Chi volesse reperire materiale significativo in lingua italiana, relativamente all’insegnamento capovolto della Matematica, potrà consultare il sito http://www.matematicapovolta.it/, oppure la parte tradotta della Khan Academy. Per le altre materie e per i diversi ordini di scuola vale la pena menzionare http://www.flippedclassroomrepository.it/

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Flipped Classroom o “Classe capovolta”

“…………… Una strategia didattica alternativa che sta guadagnando attenzione e sostenitori in tutti gli ambienti educativi è la cosiddetta Classe Capovolta (Flipped Classroom)”. (da www.adiscuola.it).

Salve a tutti. Credo sia utile ormai fare il punto sulla “Flipped Classroom” e lo “Spaced Learning”, metodi che in parte, in maniera forse poco consapevole, ciascuno di noi potrebbe aver già sperimentato nella sua carriera di docente. La “Flipped Classroom” è una metodologia di insegnamento che “capovolge” i tempi e le modalità della pratica educativo-didattica: se di norma gli alunni seguono le lezioni a Scuola per poi  realizzare a casa dei compiti di esercizio, con questo metodo si forniscono agli alunni dei materiali-lezione da studiare a casa e si esercitano successivamente tali conoscenze a Scuola. Ovviamente questa modalità trova numerosi oppositori, ma tutto ciò è comprensibile e comunque in questo spazio mi voglio limitare a fornire materiale di esempio nonché delle testimonianze. Vediamo qui la realizzazione di una lezione-modulo tramite “Flipped Classroom”: l’argomento di cui si tratta è “Verga novelliere” e  ci troviamo in una scuola superiore:

Non c’è tempo, voi direte. I programmi ministeriali! Come facciamo ad ascoltare il processo di apprendimento dei nostri ragazzi, come facciamo a dare tempo a errori e intuizioni di ciascuno? La risposta può essere trovata nella metodologia della Flipped Classroom.                                   La lezione frontale, classica, per definizioni regole e dimostrazioni la spostiamo a casa grazie a supporti audiovisivi (mp4, dvd, podcast) mentre a scuola facciamo i compiti, applicazione pratica, apprendimento per problemi e a gruppi di livello. Con l’Insegnamento Capovolto il tempo d’aula è aumentato e si può lavorare diversificando i livelli di apprendimento, si può seguire chi ha difficoltà e stimolare chi è pronto a sfide più alte” (tutto tratto da www.adiscuola.it; la pagina che si apre è  molto approfondita e ricca di informazioni: merita di certo la nostra attenzione).

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